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STAI PENSANDO DI APRIRE UN BAR? 6 domande che ti dovresti fare

Arriva – quasi per tutti e almeno una volta nella vita – il giorno in cui pronunciamo la fatidica frase: “basta, mollo tutto! Voglio aprire un bar ai Caraibi!”

O alle Maldive, Copacabana, nella stupenda Sardegna… di solito dove il mare ha un colore talmente blu che solo a guardarlo ci mette in pace con il mondo intero. Quando succede? Dopo aver sbroccato per l’ennesima volta col collega in ufficio, dopo una giornata pesante in cantiere, dopo aver assolto alle mille incombenze quotidiane o durante un periodo in famiglia non particolarmente esaltante… Per farla breve, quando il nostro stress raggiunge livelli che non riusciamo più a gestire.

La domanda che ti faccio è: sai davvero cosa significa aprire e gestire un locale che funzioni?

Perché la cosa non è affatto banale. Dimentica per un attimo la parte in cui ti immagini a servire cocktail con gli ombrellini di carta colorata a donne statuarie o uomini da calendario con una tavola da surf sotto il braccio, in una spiaggia fantastica.

RESET!

Aprire un locale è dedizione full time, competenze, attitudine, studio e tanta passione. Non ci si improvvisa!

Se ancora non ti ho fatto desistere dall’idea, ti dirò quali sono le sei domande principali che ti dovresti fare prima di decidere se vuoi davvero aprire un bar.

1. Come aprire un bar: hai già le idee chiare su quello che vuoi?

Molti mi chiedono come possono fare per aprire un bar senza esperienza. La mia risposta di solito è abbastanza brutale, ma se intravedo forte volontà e determinazione, propongo di fare questi passi:

  • pensa alla tipologia di bar che vuoi aprire. Non devi però tenere conto solo ed esclusivamente delle tue preferenze e inclinazioni personali, ma seguire una dettagliata analisi di mercato, uno studio approfondito delle tendenze e del target locale. Pensare di avere “un’idea wow” senza fare ricerca di mercato è pericoloso, perché si rischia di scoprire troppo tardi che si tratta di un progetto già trito e ritrito. Prima di aprire un bar, osserva, studia, viaggia: tutto è ispirazione!
  • pensa a che clientela vuoi rivolgerti: che persone frequenteranno il tuo locale? In che fascia di prezzi ti vuoi collocare? Cerca di mettere a fuoco il più possibile il tuo progetto.
  • fatti aiutare da un consulente nella preparazione di un business plan completo, con analisi dei costi, investimenti indispensabili, eventuali finanziamenti… meglio non aver sorprese.
  • pensa a come comunicare il bar con un piano di marketing efficace: è importante, oltre ad offrire un servizio ineccepibile ai propri clienti, saperlo raccontare.

Due donne analizzano dei documenti

2. Quali sono le autorizzazioni e i requisiti per aprire un bar?

In rete troverai una serie di articoli anche molto dettagliati che ti spiegano quali sono i requisiti per aprire un bar, le licenze, i permessi… Fai attenzione alla data di pubblicazione e alla fonte!

Perché ti sto mettendo in guardia? L’iter burocratico varia davvero molto, anche di anno in anno e a seconda della tipologia di locale che hai in mente di aprire.

Di sicuro dovrai:

  • costituire la Società. Le tipologie sono diverse (Snc, Srl, ditta individuale ecc.) ma mi sento di dire che – se il tuo intento è creare un futuro migliore realizzando un sogno – per farlo seriamente devi mettere basi solide: per questo consiglio una Srl. Molti consulenti ti faranno presente che esistono alternative meno dispendiose ma saranno altrettanto esaustivi nell’informarti dei rischi che potresti correre in caso di insuccesso… Se vogliamo essere pronti alle soddisfazioni dobbiamo conoscere fino in fondo tutte le sfaccettature dell’impresa;
  • iscriverti al Registro Imprese della Camera di Commercio;
  • apertura delle posizioni INPS ed INAIL;
  • preparazione degli allegati per la presentazione al Comune di inizio attività (dati aziendali, agibilità, DVR, relazione impatto acustico…). Molti di questi documenti variano da Comune a Comune e quindi bisognerà richiedere la pratica;
  • pagamento diritti SIAE per la diffusione di musica e immagini.

Avrai a che fare con cibi e bevande, quindi per poter avviare il tuo bar devi essere in possesso dei requisiti professionali obbligatori per il settore alimentare e poi presentare certificazioni, autorizzazioni sanitarie, piano di autocontrollo HACCP…  Non te lo nego, i documenti sono tanti, ma ti permettono di avviare la tua attività serenamente e in tutta sicurezza.

Il mio consiglio? Semplificati la vita e rivolgiti ad un consulente aggiornato che sappia indicarti con precisione tutta la documentazione che devi fornire. Questo ti permetterà di ottimizzare i tempi e risparmiarti seccature e inutili giri a vuoto.

 

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3. Quali sono i costi per aprire un bar?

Se sei saltato direttamente a questo paragrafo significa che sei interessato a capire quanti soldi ci vogliono per aprire un bar da zero o quanto può costare comprare un bar già avviato o ancora valutare un bar in franchising.

Fra le domande che mi vengono fatte su questo tema però, la mia preferita è: “vorrei aprire un bar senza soldi, cosa devo fare?”.

Respiriamo a fondo e… parliamone, ricordando che la saggezza popolare vuole che non si possano avere la botte piena e la moglie ubriaca (o almeno non nel bar che vuoi aprire senza investire nemmeno un centesimo).

Una donna tiene tra le mani un salvadanaio a forma di porcellino

Quali sono i costi per aprire un bar da zero

Ci sono molte variabili che incidono sui costi per aprire un bar ex novo, come le dimensioni del locale, dove si trova (centro città rispetto alla periferia, grande centro urbano rispetto a piccola cittadina ecc.) l’entità degli interventi di adeguamento di cui necessita…

Proviamo comunque ad elencare le voci principali da prevedere per l’apertura, dividendole in costi fissi e costi variabili.

Costi fissi:

  • adempimenti burocratici per l’apertura (vedi punto 2.)
  • commercialista
  • affitto
  • utenze

Già solo così, considerando un locale piccolo in periferia, l’investimento iniziale si aggira sui 20.000 € (per cominciare con un minimo di serenità).

Costi variabili:

Se il bar parte da zero, dovrai inoltre prevedere un budget per l’acquisto di mobili, tavolini, macchinari, materie prime, per l’assunzione di personale e per la comunicazione del locale:

  • attrezzature (frigoriferi, macchina da caffè, frullatori ecc.) e utensili
  • arredamento
  • personale
  • interventi di adeguamento
  • marketing e comunicazione
  • materie prime per iniziare

Questi costi sono altamente variabili e prevedono tutta una serie di altre domande che ti devi fare, tipo: punto ad arredo di pregio o valuto il riuso? Quante persone sarà necessario assumere? È a norma il locale o ha bisogno di interventi e quanto incidono sul mio budget? Quanto voglio investire per far sapere al mondo che il mio locale esiste?

Il budget per questo tipo di costi può variare tantissimo, darti una cifra indicativa sarebbe assurdo ma se vuoi un mio parere non esitare a contattarmi. Un consiglio però te lo posso dare comunque: se hai in mente un progetto interessante e studi ogni minimo dettaglio non dovrai preoccuparti di prosciugare i risparmi, bussare alla porta dei parenti o attendere una presunta eredità da oltre oceano… Presentando un programma come si deve, potrai andare in banca e richiedere un finanziamento, accedendo anche al Fondo di Garanzia per le PMI.

Ti sembra tutto troppo difficile o addirittura impossibile? Non lo è, la vera difficoltà sta nel creare un progetto che meriti il tuo impegno e l’attenzione degli altri quindi… dacci dentro e pensa in grande!

Lo vorrei ripetere allo sfinimento: non ci si improvvisa. In questa fase è di fondamentale importanza farsi affiancare da un consulente preparato con cui redigere un business plan che tenga conto di tutte queste voci e che sappia indicarti le soluzioni migliori.

Non solo, è importante poter contare su fornitori affidabili, scegliere l’arredamento in modo che risulti coerente con il progetto, assumere e formare lo staff… Se vuoi sapere cosa posso fare per affiancarti clicca qui e scopri i miei servizi e le esperienze che ho maturato nel settore.

Francesca Bagnara al bancone del Caffé Bistrot

Comprare un bar già avviato: quanto costa la licenza

Hai già preso in considerazione l’acquisto di un bar già aperto? Sul concetto di licenza per l’apertura di locali c’è molta confusione. Dal 2006 la Legge 248/2006 ha di fatto eliminato la licenza per l’apertura di bar. Ciò che dovrai considerare sarà invece il prezzo richiesto dal proprietario del bar per rilevarlo. Un locale avviato ha sicuramente una clientela fidelizzata, un lavoro garantito, un arredo, insomma un valore… Il tipo di investimento sarà con ogni probabilità maggiore rispetto a quello di avviare un business ex novo, ma i rischi d’impresa saranno più bassi, perché hai a disposizione i dati concreti sulla salute finanziaria e contabile del locale.

Non ti nascondo che per me creare da zero rimane la parte più eccitante ma comprare un bar già avviato ti permette di poter contare su una base di clienti consolidata e su contatti e relazioni già esistenti.

Sai cosa controllare nel locale e cosa chiedere al proprietario prima dell’acquisto? Hai chi ti aiuta nel gestire la trattativa e il cambio di proprietà?

 

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Aprire un bar in franchising: pro e contro

Aprire un bar in franchising è un’opzione che in molti valutano, soprattutto quando si ha poca esperienza e molti dubbi e si vuole essere accompagnati nell’apertura di un business ritenuto più ‘sicuro’.

Quali sono i pro di aprire un bar in franchising?

Il franchising ti consente di sfruttare un marchio noto, una clientela già fidelizzata, il know how, servizi di assistenza, consulenza ed affiancamento oltre agli arredamenti e alle materie prime. Alcuni franchisor offrono la soluzione “chiavi in mano”, creandoti tutto il bar, secondo un modello di business consolidato.

Quali sono i contro di aprire un bar in franchising?

  • parte dei tuoi guadagni di affiliato, chiaramente, andranno al franchisor e dovrai pagare delle commissioni al marchio, sia nel momento in cui apri sia per tutta la durata del contratto di franchising. Ci sono infatti vari costi fissi e variabili da considerare come fee d’ingresso, royalty, canoni periodici ecc.
  • vuoi aprire il locale vicino a casa? Non è detto che tu possa deciderlo: la location andrà infatti individuata insieme al franchisor e richiederà determinati standard (bacino di utenza minimo, metri quadri minimi del locale, visibilità… ecc.)
  • la possibilità di personalizzare il tuo bar e ‘farlo tuo’ è davvero limitata: il format è standard per tutta la rete.

Tavolino in legno con cappuccini, spremuta, muffin e brioches

4. Dove aprire un bar di successo? L’importanza della location

Hai pensato a dove vorresti aprire il bar? Non farti attrarre troppo dalla vicinanza da casa, dall’estetica dello stabile o dalla bellezza del paesaggio intorno… L’analisi sulla location è uno step fondamentale e va fatta in modo approfondito.

Alcune domande che ti potrebbero aiutare:

  • il mio bar si raggiunge facilmente?
  • ha un parcheggio ampio e comodo?
  • è un luogo di passaggio?
  • ci sono aziende e servizi intorno?
  • ci sono altri locali simili al mio nelle vicinanze?

Una buona posizione agevolerà senz’altro una clientela potenziale maggiore. Tuttavia, la location va individuata anche in funzione del tipo di locale che vogliamo aprire: è un bar da un caffè al volo e via o un luogo dove sostare a lungo e rilassarsi, magari gustando dei prodotti del territorio?

Oltre alla spiaggia di cui sopra, in tanti sogniamo un bar sul cucuzzolo della montagna o nelle immediate vicinanze di una riserva naturale con una vista mozzafiato, dove le persone accorrono per degustare il nostro vino, i nostri cocktail colorati o una gustosissima cioccolata… Il ritiro nel giardino dell’Eden lo valuteremo subito dopo che avrai dato vita ad un super locale che ti darà negli anni enormi gratificazioni e che rivenderai realizzando un semplice, immediato e concreto: wow!

Ricapitolando, vale la pena fare un paio di ragionamenti in più sulla location, quando l’investimento non è ancora stato fatto, piuttosto che dopo… (da soli al bancone).

5. Aprire un bar da zero: hai bisogno di assistenza nel tuo progetto?

Aprire un bar da zero, comprare un bar già avviato od optare per un bar in franchising sono scelte da valutare in modo approfondito e da sostenere con un piano di business solido e fatto con criterio. Altrimenti, davvero, rischi di farti male!

I dubbi, le incertezze, le paure nell’affrontare una sfida di questo tipo sono tanti, ma si alleggeriscono se condivise con consulenti preparati in grado di valutare con te la fattibilità dell’impresa.

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